Grafoterapia

La grafologia è una scienza che ha per oggetto lo studio e la conoscenza dell’essere umano nella sua complessità, in una visione olistica che tiene conto dei fattori fisici, intellettivi, affettivi, emotivi, energetici e spirituali.
Comprendendo il significato dei simboli grafici, si diventa consapevoli della forza che può scaturire dall’impegno teso a modificare il proprio spontaneo stile di scrittura.
La scrittura è più di una sequenza di parole per creare un mezzo di comunicazione, ma è una sorta di diagramma che delinea l’atteggiamento dell’individuo nei confronti della vita.
E’ come un sentiero che conduce a una serie di luoghi chiusi nell’animo e ormai dimenticati.
Quando scriviamo, ogni movimento della penna riflette le nostre attitudini verso la vita, le consolida e proclama:”Questo è il mio sistema di convinzioni personali”.
Ma quando modifichiamo alcuni tratti , proclamiamo il cambiamento in noi dell’atteggiamento corrispondente.
Le nostre scelte sono il risultato del nostro atteggiamento verso la vita e della posizione che scegliamo di occupare.

La grafoterapia è uno strumento finalizzato alla comprensione e alla trasformazione evolutiva di se stessi.
Ciò non ha nulla a che fare con chi siamo, bensì con il modo in cui vediamo noi stessi.
E quando questo punto vista si trasforma, ogni cosa si trasforma.
La grafoterapia è una scienza comportamentale che, modificando gli schemi di scrittura, influisce direttamente sul nostro comportamento.
Diventa quindi una delle tecniche di guarigione più diretta ed efficace che per altro non incute soggezione.
E che cosa è la guarigione se non l’eliminazione di un atteggiamento che ci ripete che non siamo ancora integri?
Colui che scrive si assume la responsabilità del processo di guarigione, impugnando ogni giorno la penna e scrivendo in modo ben preciso: “ Sto cambiando il mio modo di vivere”.
E’ così possibile operare una guarigione sul piano emozionale, mentale e spirituale.
Nella vita esistono solo due cose che non si possono cambiare: il passato e gli altri .
Noi possiamo cambiarci muovendo la penna in modo consapevole.

CAMBIAMO LA NOSTRA VITA CAMBIANDO LA NOSTRA SCRITTURA

Iniziamo con acquistare un quaderno da destinare esclusivamente ai nostri esercizi di scrittura.
Impegniamoci a scrivere quotidianamente su questo quaderno.
Usiamo una penna a sfera di colore blu tipo BIC.
Focalizziamoci su un cambiamento alla volta, ogni trenta giorni.
Tenere d’ occhio i progressi.
Il lavoro può essere suddiviso in dodici tappe.

Autodisciplina

L’autodisciplina consiste nell’imparare le lezioni della vita per poter rivendicare la propria forza, la propria magnificenza, la propria unicità.
L’azione è sostenuta dalla volontà di fare, dall’indipendenza, dall’intraprendenza.

Scrivere sul quaderno:
“ Mi assumo di buon grado gli impegni che mi attendono nella vita e accetto con gioia il mio ruolo che contribuisce alla loro realizzazione”.

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Il margine superiore, spazio lasciato al Super-io: se è di circa cm. 2,5 siamo nella fase adulta, se superiore siamo nella fase infantile di sottomissione, se inferiore siamo nella fase adolescenziale di ribellione.
– La lettera T , connessa alla chiarezza di intenti, all’immagine di sé, all’autostima, alla convinzione di ottenere risultati grazie alle proprie capacità.
L’asta verticale riflette l’orgoglio e la dignità nell’ambito della professione svolta, è un’asta che si afferma, a cui ci si appoggia sollevandoci sulla punta dei piedi.
Il trattino costituisce la linea di forza della volontà e la sua altezza indica dove collochiamo i nostri obiettivi.
Il peso del trattino sostiene lo sforzo che siamo disposti a infondere nel progetto.
Integrando l’autodisciplina, si disattiva il pilota automatico della volontà e ci si mette nella postazione di comando, non si agisce più per abitudine o forza di inerzia, ma in modo cosciente piegando la volontà a ciò che si vuole.

 

Amicizia

L’amicizia è un tessuto fatto di cuore e non di mente.
Nell’amicizia non ci sono vincoli di sorta, non ci sono aspettative, ci si limita a volersi bene.
Si è semplicemente quello che si è , si è presenti, senza critiche o consigli, si ascolta e si accetta.
Le eventuali osservazioni non sono mai rivolte alle persone, ma al comportamento e alle azioni.
Si sperimenta la capacitò di dare e di ricevere con gioia, con gentilezza, con onestà.
Si sviluppa l’apertura mentale e la libertà dai condizionamenti culturali.

Scrivere sul quaderno:
“ Io sono un confidente onesto e affidabile per chiunque mi consideri un amico”.

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Rapporto Forma / Movimento.
La forma delle lettere è la forza della ragione che sceglie e controlla, come un cavaliere – Costrizione.
Il movimento da sinistra a destra è la forza pulsione e lo slancio, come un cavallo – Libertà.
Da raggiungere è la dialettica tra libertà e costrizione, tra desiderio e istanze normative.
– Scrittura Allargata o Compressa.
Osserviamo i caratteri della scrittura, come se fosse una fisarmonica.
Le lettere possono essere aperte, allargate, non ingarbugliate senza spigolosità o occhielli: segno di generosità, di volontà di dare e di ricevere.
Le lettere possono essere strette, serrate, compresse: segno di superficialità, di scarsa emotività, di chiusura.

Gratitudine

La gratitudine è l’apprezzamento di ogni realtà che ha scandito la vita nei vari aspetti, è uno stato d’animo che riconosce la perfezione insita in ogni cosa, per quanto non sempre comprensibile.
Anche verso la sofferenza intesa come una ineguagliabile opportunità tesa ad ampliare la nostra visione della vita e a trasformarla.
La gratitudine consiste nell’abbracciare gli insegnamenti della vita senza dover necessariamente comprendere.
E quando con stupore ci sorprendiamo per qualche magnificenza dell’universo.
Il termine viene da GRATUS che significa gradevole, e se vogliamo che qualcosa sia di nostro gradimento, siamo riconoscenti.

Scrivere sul quaderno:
“ Tutte le circostanze della mia vita sono state create appositamente per me, io le abbraccio con il cuore colmo di gioia”.

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Scioltezza
La scrittura deve essere morbida e leggermente fluttuante sul rigo, senza spigoli, con spazi adeguati a indicare apertura e disinvoltura.
– Occhielli
Devono essere ampi per invitare il cuore ad aprirsi.
– Tratti conclusivi
Le finali delle parole non devono protendere verso l’alto, ma estendersi in avanti come per invitare la parola successiva a giocare, alimentando la generosità e incoraggiandoci ad essere disponibili.
– La lettera F
E’ l’unica lettera scritta in tutte e tre le zone ( alto, centro, basso ), racchiude tutto il nostro essere ( corpo, mente, spirito ), viene definita Sacra.
Va scritta in modo equilibrato: occhiello superiore verso destra ad indicare il progetto, occhiello inferiore anch’esso verso destra ad indicare la volontà e il tratto centrale in avanti ad indicare l’impegno nell’usare le nostre risorse.

Assertività

L’assertività è l’arte dei rapporti interpersonali.
Si esprime attraverso una comunicazione chiara, efficace e convincente.
Consiste nella capacità di esprimere i propri sentimenti, bisogni, emozioni, difficoltà, di difendere i propri diritti, di narrare un’opinione o un disaccordo, senza temere le risposte dell’ambiente esterno, ma in modo sereno, costruttivo, positivo e propositivo, tenendo presente i propri e altrui diritti , evitando di arrivare a ferire gli altri.
Aiuta a dire di no, senza rimuginare sui sensi di colpa, semplicemente perché è un diritto dire di no, avere proprie idee ed essere se stessi.
Non va confusa con l’egoismo o con l’altruismo forzato mosso dall’incapacità di rifiutare.
E’ un atteggiamento di equilibrio tra passività e reattività.

Scrivere sul quaderno:
“ Mi assumo la responsabilità di avere un atteggiamento maturo tale da aprirmi ai bisogni e alle richieste altrui e dell’ambiente.
Nello stesso tempo, considero i miei bisogni e i miei punti di vista, riuscendo a dire di no senza sentirmi a disagio.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Scrittura ferma, rettilinea e verticale, con buona tenuta del rigo, grande, leggermente inclinata e ascendente.
– Forme media tra curve che indicano adeguamento e angolose che indicano aggressività.
– Ricci di indipendenza: tratti rettilinei che vanno verso l’alto, aggiuntivi al modello, come moto psichico irrazionale dettato dai sentimenti.

Semplicità

Condurre una vita all’insegna della semplicità, equivale a percorrere un sentiero verso la condivisione, l’unione e la comunione con gli altri.
E’ anche ascolto, parlare meno, conservare le parole, come disciplina che favorisce l’apertura del cuore.
Semplicità implica equilibrio: né troppo né troppo poco. Come un dignitoso anello di congiunzione tra avere troppo e avere troppo poco.
La priorità a livello esistenziale diventa quella di eliminare qualunque cosa sia inutile ai fini dell’obiettivo supremo.
Semplicità vuol dire anche essere nel qui e ora: essere totalmente presenti nel punto preciso in cui siamo.

Scrivere sul quaderno:
“ La mia vita scorre all’insegna dell’abbondanza e le mie esigenze sono poche.
Imparo dal passato, faccio progetti per il futuro, ma è solo nel presente che posso agire.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Scrittura senza fronzoli o svolazzi.
– Equilibrio tra le tre zone: quella media dove passano tutte le lettere e gli allunghi superiori e inferiori.
– Lettere della comunicazione chiuse e non aperte: a, o, d, g, q.

Onestà

Essere onesti vuol dire essere vulnerabili, ma quando abbiamo acquisito l’onestà nulla può più ferirci.
Essere onesti vuol dire mostrarsi come si è, senza avere nulla da nascondere, onorare tutto il nostro passato, perdonare i nostri errori e i nostri difetti, riconoscere parimenti i nostri punti di forza, le nostre capacità e i nostri talenti.
Significa anche non farsi confondere dai fatti, sapendo che sono spesso travisati e distorti da etichette.
Ci induce ad esprimerci in modo che le parole non siano ingiuriose, ma fonte di guarigione, a non dire solo la verità, ma abbraccia anche l’integrità come qualità che ci impedisce di agire in collisione con i nostri valori: questa è coerenza.

Scrivere sul quaderno:
“ Parlo sempre alla Divinità che alberga nel mio interlocutore, così come apprezzo che il mio interlocutore si rivolga alla Divinità che alberga in me.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Ovali pieni tracciati nettamente senza alcun tipo di occhiello interno che rappresenta un contenitore e nascondiglio di qualcosa che non sveliamo a noi o agli altri.
– Allunghi che indicano il dinamismo psichico, verso quali funzioni sono indirizzate le nostre energie: sfera materiale, emotiva, intellettuale, spirituale.
– Lettere raggruppate a 3/4: indicano intuizione, rielaborazione dei dati, gioco tra estemporaneità e riflessione.

Ascolto

La capacità di ascoltare in modo limpido costituisce un dono raro e prezioso.
Bisogna lasciare che l’ascolto trascenda le parole pronunciate e che approdi alla loro sorgente situata nell’ animo di colui che parla.
Dentro di noi esistono solo due luoghi da cui è possibile ascoltare o parlare: la mente e il cuore.
Dal cuore l’ascolto risulta limpido e aperto.
Quando ci troviamo nella mente, le opinioni creano un rumore di sottofondo tale da impedirci di ascoltare.
Scegliamo dove rimanere. Quando si ascolta col cuore, ci può stupire la volontà di chi si sente ascoltato di essere migliore.
Ascoltare significa essere presenti per qualcuno in modo attento e senza parlare, senza mostrarsi d’accordo, senza dissentire e soprattutto senza dispensare consigli.
Limitarci ad esserci, totalmente presenti, in silenzio, con rispetto.

Scrivere sul quaderno:
“ Con la mente silenziosa e il cuore aperto, ascolto tutti in modo ricettivo.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Come sono scritte le parole affettive: mamma, papà, figli, amico, casa, ecc. A volte sono evidenziate con scritture diverse.
– Come sono scritte le lettere affettive: i tondi. Ogni anomalia indica vulnerabilità, ansia, malessere.
– L’apertura dei tondi in alto indica una non saturazione affettiva, bisogno di affetto e corresponsione, di contatto r di rapporti.
– Lettere accartocciate o addossate: indicano bisogno di protezione, insicurezza, fragilità, preoccupazioni, disorientamento. Conseguenza di eccessive aspettative da parte dell’ambiente ( famiglia – scuola ).
– Distanza tra una lettera e l’altra all’interno di una parola: quanto spazio lasciamo tra noi e gli altri, quanto si è generosi e accoglienti, disponibili all’ascolto, all’empatia e alla comprensione.

Creatività

L’espressione creativa è caratterizzata dalla originalità.
L’istante creativo è un evento durante il quale attingiamo ad una sorgente più grande di noi e riusciamo ad esprimere in maniera sublime le nostre emozioni, quasi fossimo guidati.
E’ trovarsi faccia a faccia con la nostra magnificenza.
Quando si è ispirati da un progetto straordinario , le forze e i talenti si risvegliano e si scopre di essere migliori di quanto si abbia mai osato immaginare.

Scrivere sul quaderno:
“ Il mio spirito creativo trabocca delle capacità e dei talenti unici che possiedo, la mia mente trascende ogni limite, la mia coscienza si espande e mi trovo in un mondo nuovo, grande e meraviglioso.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– La dimensione della scrittura: la grandezza esprime la confortevole consapevolezza di sé e il buon rapporto con gli altri e con la realtà.
Chi sta bene con se stesso, non ha bisogno di provare che è diverso, non compensa, non si difende, non si impone, non si nasconde.
– Lettera D : se ha un occhiello nell’asta, cela sensibilità, emozioni represse, creatività inutilizzata.
– La firma: deve avere la stessa dimensione della scrittura, il nome e il cognome devono essere interi, può essere sottolineata con una linea pari alla lunghezza della firma, morbida, e che si estende a sinistra e poi va a destra in modo creativo.
Aiuta ad essere determinati e a stabilire le proprie direttive.
La firma fa una affermazione, proclama la propria immagine.
Tracciare la firma che meglio si addice a chi si dice di essere.

Perdono

Il perdono non è un gesto per lenire il dolore o per farsi apprezzare.
Questa è una concezione infantile, ma domina fino all’età adulta.
Di solito si colpevolizza con arrogante supponenza per avere ragione; giudizio e aspettative ci impediscono di vedere l’altro per quello che è e permettergli di essere se stesso.
Il perdono non è qualcosa che si fa,, qualcosa che si sente. E’ un modo di essere.
Nel perdono totale, si riconosce che non c’è nulla da perdonare e si è assolti completamente.

Scrivere sul quaderno:
“ Oggi percepisco la completa innocenza di chiunque incroci nel mio cammino.
Offro perdono totale per creare la pace, la felicità, la serenità, la chiarezza di intenti, un senso di valore, la bellezza che trascende il mondo, la gentilezza che non può ferire, il conforto profondo e duraturo, la percezione che tutto è perfetto.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Gli spigoli che vanno sostituiti da morbide ghirlande.
– La scrittura troppo piccola e compressa che rivela un modo di vivere fatto solo di doveri e non si riesce a vedere oltre il proprio naso e crea difficoltà a lasciare andare.
Introdurre, per contrastare, un’apertura globale espandendo l’essenza dello spirito che si può definire “ generosità dell’essere”.
– La lettera C: se presenta ghirigori iniziali, significa creare un legame negativo con una persona basato sul giudizio; se presenta un gancio significa che ci si sta aggrappando ad una esperienza negativa del passato.

Discernimento

Il discernimento è la capacità critica di valutazione, di consapevolezza, di rapidità nell’intraprendere un’azione.
Porta a riflettere prima di agire, a concedersi il tempo per ricercare argomenti e motivazioni per finalizzare l’agito ed evitare pressapochismo e atti impulsivi.
In una personalità matura la sfera emotivo-affettiva deve essere in equilibrio con quella intellettiva per controllare gli impulsi, organizzare sentimenti ed emozioni, senza soffocare l’espressione di sé.
Sviluppa il confronto del proprio pensiero con quello degli altri, favorisce una dialettica costruttiva tra esperienze passate e quelle attuali, il reale è filtrato dal pensiero oggettivo, si
impara a capitalizzare l’esperienza.

Scrivere sul quaderno;
“ Sono in grado di concentrarmi su me stesso senza subire le influenze del prossimo, so mettermi in contatto con gli altri, sono adattabile ma anche capace di ricavare spazi per me stesso, considerando sia le esigenze degli altri che le mie, adatto le mie modalità comportamentali al contesto.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– La larghezza delle lettere: indica la capacità di comprensione, l’apertura di mente, la capacitò di ricevere una certa quantità di informazioni, la disponibilità a mettersi in relazione con gli altri. Più le lettere sono ampie, più le capacità potenziali di percezione e relazione sono presenti.
– La larghezza tra le parole: indica la capacità critica, di riflessione, di elaborazione, di riservatezza, di ponderazione, di calma, di introspezione, di controllo degli impulsi.

Risentimento

E’ necessario confrontarsi anche con una qualità negativa.
Il risentimento genera rigidità, colpevolizzazione, senso di colpa, rimpianto, mestizia. Questi continuano a farci rivivere il passato rendendoci incapaci di creare un presente colmo di gioia e vitalità.
Il risentimento ci impone i criteri di valutazione da applicare alle circostanze e alle persone che appartengono al nostro presente.
Sacrifichiamo il nostro diritto di scegliere liberamente per questo sentimento così costoso che ci impedisce di vivere nel presente, spingendoci continuamente a riprodurre dei vecchi schemi, lasciando poco spazio alla trasformazione.
Provenendo dal passato, il risentimento è alimentato da una memoria intrisa di ingiustizie ricevute e di ferite emozionali che non si lasciano andare.
Bisogna assumerci la responsabilità delle emozioni, parlare ed agire per consolidare la forza interiore.
Possiamo scegliere di stare nella mente che è timorosa o nel cuore che conosce solo l’amore.

Scrivere sul quaderno:
“ Mi libero dal risentimento e dal bisogno di colpevolizzare, abbraccio ogni elemento della mia vita con il cuore colmo di gioia.
Ho fiducia in me stessa, sono indipendente e autodeterminata, sono il Capitano della mia anima, il padrone del mio Destino.”
Scelgo di abbandonare il giudizio, di rinunciare al diritto di soffrire, di essere libero.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Pressione: indica la quantità di energia psicofisica che si ha a disposizione.
Lo scritto può essere pesante, calcolato, segno evidente dietro il foglio, la mano imprime forza nei tratti discendenti, le aste sono calcate.
– Occhielli, sommità lettere, legamenti possono essere macchiati. Indicano un alto livello di emotività che influenza il pensiero, le azioni, il benessere psicofisico, le relazioni.
– Ganci e tratti di partenza come un trampolino segnalano l’attaccamento al risentimento e la non intenzione a lasciarlo andare.

Entusiasmo

Nulla di grande fu mai ottenuto senza l’entusiasmo.
L’entusiasmo è la condizione di ispirazione, qualità dell’anima che tutti possiedono.
Non è attività convulsa, ma una inesauribile fonte di combustibile.
Possiamo attizzarlo e utilizzarlo o smorzarlo nella speranza che si dissolva.
L’entusiasmo libero pervade l’anima, non si teme nulla, si è in pace con quello che si è o non si è.
La vita è una continua avventura. L’entusiasmo trabocca dalla persona e tocca chiunque come una bacchetta magica e ci rende meravigliosi.

Scrivere sul quaderno:
“ Io sono impavido, libero e condivido la mia Luce interiore con tutte le persone che incontro.
Intendo ricavare il massimo dalla vita, cogliendo ogni opportunità, sviluppo un atteggiamento fiducioso anche nei momenti avversi.
Il mio entusiasmo farà la differenza legata alla svolta che prenderà la mia vita.”

Osserviamo e se necessario modifichiamo.

– Asta verticale della T: indica la forza di volontà. L’altezza dell’asta ci dice fino a che punto si è disposti a spingersi per approdare alla meta e il livello di autostima.
– Trattino della T: deve essere a destra, nella zona superiore, inclinato verso l’alto, marcato.
– Capacità di mantenere il rigo: rivela la stabilità, la vivacità, il tono morale costante, la partecipazione emotiva, una buona coscienza, concretezza, perseveranza, tenacia.
– Andamento ascendente: esprime il desiderio di innovazione, l’abilità di raggiungere obiettivi, l’espressione dei propri talenti, il desiderio di miglioramento.

Scarica il PDF della scheda di comprensione grafologica, con le indicazioni e gli esempi di Mariella